Conosciamo meglio il protagonista

Visto che pare che presto avrete a che fare con il protagonista di questa bella storia, cerchiamo di presentarvelo un po’ meglio, eccovi qualche dettaglio sul soggetto  che abbiamo la grazia di chiamare nostro figlio.

 – prima di tutto il ragazzo è un pochino sotto la sua altezza forma, diciamo che mancano circa 5/6cm all’altezza ideale per l’età, in compenso il peso c’è tutto, ma questo avete avuto modo di apprezzarlo con le foto del mare (altri dicono semplicemente che è di gambe corte);

-usa ancora il pannolone per problemi legati all’arrivo improvviso di mamma e babbo (certa gente non ha neanche la buona educazione di fare una telefonata prima!), in realtà lo aveva smesso, ma questa serie di novità lo hanno scombussolato un po’, in realtà stiamo recuperando, oggi per esempio ha chiesto di andare in bagno per la cacca ed è rimasto  molto soddisfatto di quanto ha lasciato nel water;

– non ama che gli si dica di NO, normalmente reagisce urlando, e visto che ha capito che ci irrita quando urla, adesso lo fa mettendoci il suo massimo impegno, specialmente se questo interrompe uno dei suoi giochi preferiti;

– ama la musica, cantare e ballare, lo fa appena sente un motivetto, anche se è seduto nel passeggino o sdraiato sul letto, muove la testa, tiene il tempo con il piede, gli piacciono tantissimo le filastrocche e tutto quello che assomigli ad una cantilena, quindi vai con le canzoncine dello zecchino, le bans dei campeggi e tutto quello che vi venga in mente, in questo momento nella hit parade ci sono: la galina turuleca, la vaca lechera, cavallino arrì arrò e staccia buratta, senza di quelli non si va a letto;

– di tutti i giochi dei giardintetti preferisce l’altalena (meglio se azzurra), non scenderebbe mai, riesce a creare la fila dei bambini dopo di lui;

– il suo colore preferito è l’azzurro, vuole tutto azzurro: la maglina, i pantaloni, la macchinina, la cannuccia;

– molto spesso fa lo sbruffone, ma poi ha paura di un sacco di cose, specialmente degli animali, l’unico con cui aveva fato amicizia era Mister, il cane di Arequipa, dell’acqua poi non ne parliamo nemmeno;

– gli piace mangiare riso, carne, pasta, dolci, frutta, formaggio, uova, latte … insomma, per adesso una cosa alla quale abbia detto no grazie, non l’abbiamo trovata, è innamorato della chicha morada, quindi organizzatevi;

– il ragazzo non è particolarmente atletico, se trova da sedersi non aspetta neanche un momento, se lo si fa camminare più di 10 passi comincia subito a lamentare dolori agli arti, ginocchia e piedi sono subito affetti da chissà quale strana patologia invalidante, nona caso abbiamo comprato un passeggino;

– ha ancora difficoltà a capire ciò che è suo, ciò che è di un altro, ciò che è di tutti, per esempio questo concetto che la mamma è mia ma è anche di MaPi è un po’ difficile da digerire, ma anche il fatto che le scarpe siano “sue” in certi momenti gli sembra strano, e allora comincia a ripetere le stesse cose ad oltranza, questo è mio, questo è tuo, questo è di Maria Pilar, questo è di babbo… fino allo sfinimento;

-non vuole mai andare a dormire, né il pomeriggio, né la sera, quando si rende conto che è l’ora di avvicinarsi al letto va nel panico, comincia a piangere, e chiede di non andare a letto, allora ci vuole un po’ di pazienza, una dose doppia di carezze, qualche parolina dolce e si mette tranquillo, di lì e dormire passano sì e no 2 nanosecondi!

– è fondamentalmente un giocherellone, come ce lo ha presentato la prima volta la psicologa, ti riempie di faccine, espressioni buffe, versacci, tutto per attirare la tua attenzione e strapparti un sorriso, anche quando magari lo vorresti brontolare e non ti riesce perché ti scappa da ridere… insomma, è una vera faccia di bronzo!

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