Trincea di Sorpasso – C’è un post per te #3

Benvenuti a Trincea di Sorpasso la trasmissione on the road che vanta innumerevoli tentativi di bombardamento. Stavolta siamo a La Pancia di RTV38.

[testo estratto dal video]

Come potete notare stiamo trasmettendo in notturna, coi visori all’infrarosso perché siamo in guerra, siamo in battaglia e questa battaglia ormai ha preso campo in qualunque settore, in qualunque posto guardiamo, dovunque ci troviamo, ci troviamo a combattere, ci troviamo a confrontarci con chi tenta in qualche modo con le bugie e con le menzogne di far passare questa ideologia, che in qualche modo vuole stravolgere l’antropologia umana.

Qualche giorno fa mi sono trovato ad essere ospite di una trasmissione e questa battaglia l’ho dovuta combattere contro persone di spicco della società, persone che come il direttore artistico del Teatro di Rifredi a Firenze, grazie alla spudorata pubblicità avvenuta durante la trasmissione allo spettacolo Fa’afafine di Giuliano Scarpinato, ha tentato ancora una volta di sovvertire la realtà, presentando la piece teatrale di Scarpinato con queste parole:

Direttore artistico: “…una tematica particolare, che però era affrontata sulla diversità di tipo sessuale, ma che poteva essere una diversità di qualsiasi altro argomento, cioè, l’idea dello spettacolo è un’idea che aiutasse a prevenire i fenomeni di bullismo, che possono essere su un discorso sessuale o perché uno è troppo grasso o è figlio di emigrati, e non parla bene l’italiano…”.

Dopo aver sopportato la telefonata fiume della Sen. De Giorgi, ho potuto rispondere per le rime al Direttore Artistico, che probabilmente non sapeva con chi aveva a che fare, , non sapeva che eravamo noi, che avevamo raccolto le centinaia di migliaia di firme contro questo spettacolo e non sapeva neanche di avere a che fare con qualcuno che l’ha realmente visto:

“…mi premerebbe dare una breve risposta al Direttore Artistico, che prima ha parlato di Fa’afafine, sentendosi un po’ accusato dalla nostra Associazione e dal Cardinal Betori, che ha promosso un’informazione più dettagliata rispetto a quella che lui stesso si è permesso di dare ai telespettatori. Ha parlato di una lotta contro il bullismo, facendo l’esempio di bambini stranieri che non parlano l’Italiano, e noi siamo perfettamente d’accordo con il combattere il bullismo. Quello che la nostra Associazione si è permessa di fare è stato di sollevare la questione che per combattere il bullismo fosse necessario presentare ai minori questo spettacolo (non nel suo teatro ovviamente, ma noi abbiamo fatto una battaglia per le Matinée, per le scuole), che venissero coinvolti i bambini a vedere uno spettacolo dove un bambino avesse avuto queste tendenze diarie a cambiare sesso, la mattina per la sera, la sera per la mattina, e soprattutto, al di là della questione del gender, che fossero presentati come figure genitoriali due “babbei” di genitori, che si sarebbero messi a comando del bambino e si sarebbero fatti portare per mano da lui verso questo nuovo mondo che lui si era inventato e si era costruito. Ora, io penso che debba esistere un’attenzione a quello che possano essere i temi da presentare alle diverse fasce di età, soprattutto se i genitori non sono informati. Questa era la questione.”

Per quanto riguarda l’adozione, io mi sono fatto sentire per l’ennesima volta, nella mia battaglia , nella mia guerra, che tenta di difendere la legge sull’adozione, la 184 del 1983, chiamata “Legge per il diritto dei minori ad avere una famiglia”, dagli attacchi che la vogliono in qualche modo far diventare il diritto dell’adulto ad avere un figlio:

Rappresentante del PD: “Se le persone, ora non so di preciso se questo è il caso, o una coppia che desidera adottare un figlio deve andare in un Paese straniero, sperando che uno dei due abbia la nazionalità di quel Paese, credo che ci sia qualcosa che non va, se un tribunale si sostituisce alla legge.”

Intervistatore: “E’ una sentenza che sicuramente segna un punto di svolta!”.

“Un punto di svolta in negativo secondo noi, perché il nostro concetto di diritto del bambino è assolutamente legato al fatto che il bambino nasce da un padre e da una madre e ha diritto ai suoi genitori. Nel caso in cui questi genitori non potessero più essere disponibili a tenerlo e il bambino risultasse abbandonato, gli Stati o comunque chi tutela i minori deve fare in modo che a questo bambino sia dato lo stesso equivalente servizio che due genitori gli potevano fare (gli avrebbero dato, secondo me sta meglio), quindi possono solo dare un padre e una madre nella diversità della bigenitorialità maschile e femminile. Pensare di andare a stravolgere l’adozione che, mi permetto di correggere l’ospite in studio del PD, non è andare a chiedere un’adozione ma è andare a dare una disponibilità per l’adozione, cioè mettersi disponibili a che un bambino che ha sofferto si ritrovi nella condizione di dire “babbo” o “mamma”, e vedersi vietato il diritto di poter dire o babbo o mamma, perché lo Stato ha deciso che due adulti [omosessuali] hanno diritto a lui, al rovescio, invertendo il soggetto e rendendolo oggetto di diritto, per noi è intollerabile e lotteremo nello stesso modo se si cercasse di aprire non tanto agli omosessuali, perché non è una questione di omofobia o di omosessualità, se si cercasse di aprire la legge 184 per i single, negando comunque un genitore ad un bambino, per noi sarebbe lo stesso problema.”.

E con questo ultimo intervento, vi saluto. Buona battaglia a tutti.

Filippo Fiani Written by:

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