Chi trova un amico …

Chi trova un amico,
trova un tesoro.

Così recita l’antico adagio, che condensa, in una breve frase, l’elogio alla bellezza e al grande valore dell’amicizia.
Subito dopo, però, ci si aggiungono altri proverbi meno … edificanti:

  • Chi trova un tesoro, trova un amico
  • Gli amici falsi sono come i fagioli: parlano dietro
  • Chi vuol avere buoni amici ne abbia pochi
  • Amicizia di spiaggia oppur di bagno, ti durerà dal mignolo al calcagno
  • Dagli amici mi guardi Iddio, che dai nemici mi guardo io
  • Per fare un amico basta un bicchiere di vino, per conservarlo è poca una botte

Viviamo in un periodo storico nel quale l’egoismo è al culmine, l’individualismo è esasperato, sia a livello culturale che a livello politico istituzionale: la politica ha smarrito ormai da tempo la sua vocazione di guida per la costruzione di un bene comune e ciascuna fazione difende solo interessi di parte, personali o, se va bene, corporativi. Tutti si sbracciano sui mezzi di comunicazione a difendere la libertà personale di fare di se stessi ciò che si vuole, di esprimere opinioni su ogni argomento, le più strampalate possibili e magari anche autolesioniste, in barba alla collettività, anzi, quasi in spregio della collettività, come se il valore di un’opinione risieda proprio nella sua stramberìa e originalità.
In assenza di valori comuni dietro i quali camminare, diventa difficile anche trovare degli amici di cui potersi fidare: infatti la sensibilità personale è l’unico metro con cui misurare se stessi e così io ti sono amico finché ti sento in sintonia. Ma se tu vai per una strada diversa, non vedo motivo alcuno per cui dovrei fare lo sforzo di capire la tua opinione o, peggio ancora, condividerla. Meno che mai posso assumermi il diritto di giudicare la tua svolta e magari cercare di impedirla, qualora fosse un po’ pericolosa.

La libertà intesa in senso assolutistico, scollega l’uomo dai suoi simili e lo rende irrimediabilmente solo, impedendogli di condividere con altri qualcosa che lo trascenda e che aiuti a costruire un cammino. Ha senso fare un pezzo di strada insieme se si sta andando da qualche parte, ma se si cammina a caso a zig zag in una piazza, con chi pensi di poter condividere il tuo passeggiamento insensato?

L’amico è quella persona con cui hai il coraggio di dire la verità su te stesso e questo coraggio può venire solo dalla consapevolezza che, con tutti i limiti e i difetti che anche l’altro può avere, comunque il suo interesse per te è fondato sulla gratuità: non ti ascolta per ottenere qualcosa, non ti si affianca per derubarti, non ti segue per spiarti. Dove si trovano delle persone così?

Adesso dico una cosa non politically correct: gli amici veri li trovi solo in Cristo. E non lo dico per motivazioni teologiche (che pure potrei portare a sostegno), ma per esperienza personale. Ho conosciuto persone, frequentato ambienti diversi, ho visto un certo campionario di umanità, non enorme, lo ammetto, ma comunque significativo. Quando in una compagnia ciò che più unisce è sparlare di qualcuno o di qualcosa, è sintomo che c’è qualcosa che non va: il nemico del mio nemico è mio amico, recita un altro adagio, ma non mi trova affatto d’accordo. Basta un nonnulla per essere etichettato da bianco a nero e viceversa, è sufficiente una distrazione, un’opinione detta di getto, una battuta non azzeccatissima, un commento non da giornalismo premio Pulitzer e sei subito fuori. Non c’è l’interesse a comprendere, a perdonare anche gli errori più o meno gravi. E’ la divisa che ti fa stare dentro, non quello che c’è sotto.

Al contrario, ho degli amici veri, che non mi snobberebbero nemmeno se mi presentassi ad una cena di gala con le infradito: sono gli amici in Cristo. Crediamo nelle stesse cose, puntiamo agli stessi obiettivi (la santità e la felicità, tanto per dirne due facili) e condividiamo parecchio anche i metodi per raggiungerli. Se sbaglio qualcosa, non ne parlano tra loro quando io non ci sono, ma con me guardandomi negli occhi e hanno il coraggio di farlo perché non mi misurano su se stessi, ma sul vero modello che è Gesù stesso. E così io so che a loro posso dire le peggio cose, nei momenti più bui, sicura che mi ascolteranno, mi capiranno, e soprattutto non mi daranno ragione se non ce l’ho, e i pesi che, così facendo, scaricherò su di loro (con grande egoismo e avventatezza) li sapranno passare sulle spalle larghe di Nostro Signore.

Nelle mie giornate spesso mi capita di pensare “questa cosa la devo raccontare” e non sempre il coniuge è la persona giusta per condividere tutto: serve l’amica attenta al look per sfoggiare la nuova acconciatura, o quella intellettuale per farle leggere un articolo, o l’amico tranquillo e minimizzatore per parlargli di un problema organizzativo al lavoro, quello esperto di politica per essere tranquillizzata su un evento che mi ha colpita. Ogni cosa che vivo assume un valore, un colore più intenso per il fatto stesso che la condivido con qualcuno. Cosa ne sarebbe di noi se non potessimo comunicare? Se non avessimo nessuno che accoglie il nostro spirito e che ci comunica il suo? Anche una fede vissuta in modo solitario, per quanto ascetica possa essere, non può riempire quel vuoto che si chiama fame di fraternità, che ciascuno di noi ha dentro. Apparteniamo ad un tutto più ampio, ad un’umanità, non siamo foglie isolate. Chi fa dell’individualismo la sua religione si condanna all’infelicità istantanea.

Gli amici veri sono come una rete di mani che si sostengono a vicenda, allacciate invisibili attorno alle nostre spalle, su cui possiamo lasciarci cadere con gli occhi chiusi. E’ la comunione dei santi che comincia sulla terra e supera le distanze del tempo e dello spazio, è l’unico antidoto che conosco alla disperazione di vivere su questa terra piccoli e limitati come briciole, quando invece vorremmo essere infiniti ed eterni.

Trillian Written by:

Trillian è una giovane donna e una brillante astrofisica che Arthur Dent non riesce ad "abbordare" ad un party in un appartamento ad Islington. Arthur era sufficientemente certo che si trattasse di una giovane donna, ma all'epoca era totalmente ignaro delle sue nozioni accademiche. Trillian da l'impressione di essere timida e titubante e le fa piacere che chi le sta intorno lo creda, ma in fondo ha un profondo desiderio di fare qualcosa che salvi la galassia.

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