Adinolfi Censurato

Censurato! Non esiste altro modo per dire come mai l’incontro del 15 aprile a Scandicci, con Mario Adinolfi, non si terrà più. Dopo l’annuncio che il fondatore del movimento del Popolo della Famiglia sarebbe stato presente al Teatro Aurora a presentare il suo libro “Voglio la mamma”, si sono susseguite voci sempre più insistenti di un dissenso volto a impedire il diritto libero e costituzionalmente garantito di esprimere le proprie opinioni con mezzi democratici.

Purtroppo alla fine queste voci si sono trasformate in minacce e le minacce sono state considerate tante e tali da ipotizzare lo schieramento di un centinaio di poliziotti in assetto anti sommossa. Gli intensi scambi degli organizzatori con la questura, l’analisi dei messaggi sui social network, hanno alla fine convinto i semplici cittadini italiani, moderati, non abituati alla guerriglia urbana e alle cariche della polizia, a desistere e cancellare l’evento.

Lo stesso era successo per la veglia delle sentinelle in piedi a Montevarchi, qualche settimana fa, si erano registrate le iniziative di controeventi che promettevano violenza, insulti, atteggiamenti di scherno, fino a giungere alla manifestazione di odio contro la religione (cattolica ovviamente) con bestemmie e immagini oltraggiose e blasfeme.

In questo caso però gli esponenti dell’Associazione Culturale “La Cometa” non hanno potuto accettare che un loro evento potesse originare uno scontro di tale livello. L’imponente spiegamento di mezzi e uomini promesso dalla Questura di Firenze non era giustificabile, le spaccature interne al tessuto sociale di Scandicci iniziavano ad essere troppo profonde, la paura e lo sconcerto dilagava e si metteva in discussione l’operato degli organizzatori.

Così la tattica del terrore ha avuto la meglio sulla libertà dei cittadini italiani. In un modo non differente da chi si lega del tritolo alla pancia e si fa saltare nelle stazioni metropolitane d’Europa, i gruppi e le associazioni LGBT, antifasciste, antiqui e antilà hanno seminato la paura con il loro odio e la loro violenza.

Che cosa sta succedendo in Toscana? Una volta potevamo dire che il Granducato, sotto la guida illuminata di grandi statisti e governatori filantropi, aveva portato il nostro popolo ad essere il più socialmente avanzato a democratico del mondo. Vale la pena ricordare che proprio in relazione al rispetto della persona e delle sue idee, è su questa terra che si è stabilito che la pena di morte era una pena inaccettabile perché irreversibile e non congruente con la fallacità del giudizio umano.

Come siamo arrivati ad essere la regione più intollerante d’Italia? Una regione dove i comuni si permettono di attingere a mani basse dalle scuole per il loro pruriti ideologici, una regione dove una preside si permette di difendere un balletto sexy fatto da una insegnante in classe, suggerendo ai genitori di non ficcare il naso nella scuola, una regione che impedisce ad una persona di presentare il suo libro, legalmente stampato e distribuito, per il quale (ancora, a questo punto dico ancora) non si ravvisano indagini, né tanto meno sentenze di condanna per il suo contenuto?

Vogliamo davvero essere questo? O forse esiste una maggioranza silenziosa che non ci sta a farsi calpestare da quattro facinorosi violenti che dando del fascista agli altri, in realtà manifestano un fascismo interiorizzato ben peggiore perché negato e non manifesto?
Vediamo se è vero che siamo ancora un paese democratico, vediamo se Scandicci è ostaggio delle ultrasinistre che ormai hanno finito per fare il giro e affiancarsi alle ultradestre, quelle che conoscono solo il manganello e l’olio di ricino. Invitiamo il sindaco e le istituzioni, se sono davvero democratiche, a prendere una posizione ferma, chiara e netta. Chiediamo che Mario Adinolfi, il suo libro e le sue idee possano essere liberi di circolare su tutto il territorio nazionale e dovunque ci si possa fare scudo dell’articolo 19 della costituzione secondo il quale si deve essere liberi di poter manifestare le proprie idee e di non essere molestati per questo.

Vediamo se a Scandicci, ma anche in tutta la Toscana, il potere è in mano a lobby che possono violare impunemente la legge e mettere sotto i piedi anche la Costituzione oppure se ancora si può sperare di essere garantiti in ognuno dei nostri diritti di cittadino, comunque la si pensi.

Dai loro siti gli attivisti LGBT festeggiano e fanno fuochi d’artificio, non diversamente da come alcuni ballavano e cantavano l’11 settembre 2001, e non si vergognano di riportare il testo del volantino con il quale inneggiano a quanto è bello tappare la bocca a chi dissente. In quel volantino è infatti sottolineato che “gli psicologi sono costretti ad ammettere che esistono forme diverse di famiglia”, come se fosse appannaggio di un gruppo politicizzato e parziale di professionisti dell’unica branca della medicina che non è scienza, definire la società e guai a chi non si uniforma al pensiero unico.
Pensiero unico che poi è stato anche presentato come “nostro” che attraverso integralismo, populismo e demagogia, intende appiattire il loro. Eppure ci è sembrato che gli unici appiattiti siamo stati noi, zittiti e censurati. Obbligati a chiudere baracca e burattini per evitare che la polizia dovesse scontrarsi con questi “democratici” esponenti del “pensiero libero”.
Questo il comunicato con il quale l’associazione ha disdetto l’evento :

13 Aprile 2016

CANCELLATO INCONTRO CON MARIO ADINOLFI
TEATRO AURORA 15/04 – H 21:00 SCANDICCI

Con vivo rammarico si comunica la cancellazione dell’incontro con Mario Adinolfi programmato per Venerdì 15 Aprile p.v., alle ore 21:00, presso il Teatro Aurora di Scandicci (FI).
L’incontro promosso dall’associazione era volto alla presentazione del libro “Voglio la Mamma” del noto blogger e scrittore romano con l’obiettivo di discutere sui “temi essenziali” dell’esistenza umana: la nascita, l’amore, la morte.
In queste ultime ore siamo stati informati dagli Organi competenti di un presidio di contestazione organizzato al solo fine di impedire il libero e democratico svolgimento dell’iniziativa, mutando il clima di dialogo auspicato per la serata e dando alla stessa un connotato politico ed ideologico.
Nonostante dai costanti e proficui contatti avuti con la Questura di Firenze fosse emerso che le forze dell’Ordine avrebbero garantito lo svolgimento dell’incontro, è evidente che tale rispetto sarebbe stato assicurato necessariamente solo attraverso un cospicuo e visibile impiego di mezzi ed uomini.
Il clima di odio e di intolleranza generato dai gruppi antagonisti, ed i possibili rischi sempre connessi a manifestazioni incivili di dissenso, si pongono in assoluto contrasto con lo spirito di dialogo e di confronto democratico che da sempre animano l’associazione ed i suoi aderenti.
Per la tutela quindi dei numerosi partecipanti che avrebbero presenziato, delle famiglie con i loro bambini e dei giovani dei vari gruppi chiamati ad assistere, abbiamo ritenuto necessario sospendere l’incontro nella speranza che vi possano essere future occasioni connotate da un clima maggiormente sereno e di rispetto della libertà di pensiero costituzionalmente garantita.
Deve comunque far riflettere l’emergenza democratica che stiamo vivendo ed il “colonialismo” ideologico che istiga a profonde intolleranze per le altrui manifestazioni del pensiero, soprattutto quando vengono affrontati temi etici ed assiologici.

Associazione Culturale La Cometa
Scandicci (FI)

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