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Casa

Dopo un viaggio estenuante e qualche giorno di sbornia per riprendersi dalla stanchezza e dal cambio di fuso orario, adesso siamo in grado di chiudere questo blog.

Il viaggio è finito, adesso si tratta di ritornare alla normalità, che ovviamente non può più essere quella di prima, ci saranno un nuovo equilibrio e nuove abitudini.

Samuel adesso vive dei momenti di estasi quando si rende conto di tutte le attenzioni che riceve da chiunque incontri, ma anche qualche momento di smarrimento, il clima, la differenza di luce, i tempi dei pasti e del dormire sono tutte cose che ancora lo disorientano un po’ e lui si preoccupa di farcelo capire bene con gesti di stizza e pianti disperati (i quali però durano il tempo di un allarme peruviano e finita la sequenza di suoni si interrompe bruscamente, come se niente fosse!).

In tutto questo “ributolio” abbiamo deciso la data del battesimo: 11 gennaio 2015, festa del battesimo di Gesù (esageriamo!).

L’ultimo pensiero lo vogliamo dedicare a tutti coloro che almeno una volta nella vita hanno pensato: “vorrei adottare, ma….”. Vorremmo consigliare loro di gettare via senza indugio qualunque “ma” gli sia venuto in mente, il percorso a volte è difficile, sicuramente è lungo, ma tutto quello che è passato si dimentica in un attimo guardando gli occhi del bambino che diventa tuo figlio; mi sembra quasi un paradosso ma la Parola che mi viene in mente, pensando ai giorni trascorsi ad Arequipa e poi a Lima, è quella di san Paolo che dice che la donna dimentica tutti i dolori del parto dopo che il figlio è nato, vi possiamo garantire che è così!!! (E vale anche per i dolori del padre). Quanto tempo tempo abbiamo aspettato?! Praticamente niente! Quanto abbiamo sofferto in questo percorso?! Per nulla! Ci sono stati problemi?! Nessuno!

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Questo è il messaggio che vorremmo passare, sperando di contagiare altre coppie. Di convincere qualcuno a dare spazio ad un figlio che venga da lontano. Noi possiamo offrire qualche suggerimento, una buona dose di esperienza, numeri di telefono, indirizzi, orari di apertura degli uffici, preghiera di accompagnamento, sostegno nei momenti di bisogno, amicizia… e figli con cui giocare!

Per chi ha voglia di rivivere il nostro primo viaggio, qui può trovare il blog di MaPi.
Sotto invece, tutto quello che ci è accaduto nel secondo, per Samuèl, dall’inizio, alla fine.

Buona lettura e, visto che oggi è il 24 dicembre 2014, buon Natale di Gesù.

Samuèl a casa